Matteo Penzo e power wine triathlon un IRONMAN costruito su un’ amicizia

Simone Vivaldi, Personal Trainer

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Paolo Caselli, Psicologo e Mental Coach

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Parafarmacia Manas

Azienda partner
Vedi scheda

La giornata di sabato e’ passata veloce, con un po’ di tensione, ma serena. Domenica sveglia ore 4, colazione a base di marmellata e frutta. Ultimi preparativi e trasferimento a piedi alla partenza. La tensione inizia a farsi sentire e ne io ne i miei due compagni di avventura Nicola e Giordano emettiamo parola. Entriamo in zona cambio, controllo delle bici e infiliamo la muta.

Ci avviamo alla spunta e ci accorgiamo che siamo davvero tanti: 2800…..spettacolo meraviglioso e mi viene il classico nodo in gola: ci siamo davvero. Lo spiker conta i secondi e via in acqua: tonnara vera e propria!!! Per circa 1000m non si nuota, si cerca di non annegare!! Poi le distanze si aprono e si riesce a fare cio’ che si prova da un anno…si allunga la bracciata cercando di nuotare in maniera fluida. Dopo un ora e un quarto esco dall’acqua contento e soddisfatto, ma soprattutto non affaticato.

Con calma mi cambio e via con la bici. I primi chilometri sono in pianura e dopo uno strappo di 500m andiamo via lisci verso un salitone di 20km. Nel frattempo ad un ristoro trovo Nicola e decidiamo di proseguire assieme tenendoci a distanza regolamentare. Ogni mezzora bevo e ogni ora mangio un paninetto che mi ero preparato sabato. Dopo 70kn arriviamo alla cima e mangiamo. Ci diciamo che il più è fatto, visto che sa adesso è tutto falsopiano e discesa. Non avevamo fatto i conti con il tempo…..in un attimo la temperatura scende e si abbatte su di noi un vero e proprio nubifragio…..mancano 100km di bici e sono completamente bagnato e congelato…tutto mi aspettavo, ma non di congelarmi a nizza!!!!

Vado in crisi e mi dico che non arrivero’ mai…. per fortuna ho un amico vicino: nicola mi fa ragionare. Se mi fermo mi verranno a prendere tra ore, mentre se proseguo piu’ ci abbassiamo di quota più dovrebbe scaldarsi l’aria. Aveva ragione!!! Con calma proseguiamo e ci accorgiamo che i ritiri sono tantissimi. Ai ristori non si cerca cibo, ma sacchetti per ripararsi dall’acqua e dal freddo…quando arriviamo noi ovviamente sono finiti!!! Finalmente arriviamo in zona cambio, posiamo le bici e ci cambiamo. Nicola mi dice di non aspettarlo perché abbiamo ritmi diversi nella corsa, ma sopratutto perché ha problemi di stomaco!!! Parto per il mio primo dei quattro giri di km10,5 e mi accorgo che mi sono scaldato visto che c’è il sole e ci sono 35°….ai ristori mi impongo di fermarmi e di bere.

Il primo giro passa e inizio il secondo. Mi dico che fatto questo sono già a metà maratona. Con calma lo finisco e parto per il terzo: crisi!!! Il quarto giro e’ quello che ti porta al traguardo, ma il terzo????? Devo finirlo il prima possibile, finito questo sono sicuro di arrivare. Non mi fermo mai e lo finisco. L’ultimo è una liberazione anche se condito da un temporale….quando entro nella finish line è un susseguirsi di emozioni indescrivibile che solo chi prepara una gara cosi’ può provare. Passo sotto il traguardo sfinito ma felice: sono un IRONMAN!!!! Quando recupero la bici e torno verso l’albergo metto a fuoco che ce l’ho fatta e piango di felicità. Ce l’ho fatta, ce l’abbiamo fatta. Siamo partiti ad allenarci un anno fa in tre e siamo arrivati tutti e tre: il POWER WINE TRIATHLON.

L’abbraccio tra di noi sarà una delle cose che mi resterà impressa per sempre. E adesso Roth…..