Articolo di Salvatore Germano sulla sindrome della bandelletta ileotibiale patologia caratteristica dei fondisti (maratoneti, mezzofondisti, corse in montagna) e dei ciclisti.Chiamata anche sindrome da frizione, la sindrome della bandelletta ileotibiale è una tendinite che può essere accompagnata nel circa il 30% dei casi da borsite.
E’ una patologia caratteristica dei fondisti (maratoneti, mezzofondisti, corse in montagna) e dei ciclisti. Nella corsa, la ripetizione continua del movimento di flesso estensione del ginocchio causa delle piccole lesioni a livello delle fibre collagene tendinee e l’insorgenza di una borsite tra bendelletta ileotibiale e condilo femorale esterno.
La sindrome della bendelletta ileotibiale si manifesta con dolore sul compartimento esterno del ginocchio, irradiato alla regione esterna della cosca e a volte anche distalmente sulla gamba. Il dolore compare dopo alcuni chilometri di corsa, soprattutto su terreno accidentato o su una strada non pianeggiante. Il dolore è così forte da dover interrompere l’allenamento. Successivamente può insorgere sempre più precocemente e si può presentare anche nelle attività quotidiane tanto da dover interrompere le attività sportive e si può arrivare a camminare a ginocchio esteso per non sentire dolore.
Il trattamento prevede il riposo dall’attività sportiva per 10/20 giorni, associato a terapia fisica come Hilterapia o Tecar, massaggio trasversale profondo e stretching.
Il medico ortopedico può effettuare delle infiltrazioni di corticosteroidi tra la bendelletta e il condilo femorale esterno. Nel caso in cui il problema dovesse persistere, il medico ortopedico consiglierà un idoneo intervento chirurgico di detensione della bendelletta.
Gli allenamenti dovranno essere ripresi in maniera progressiva su un terreno piano e morbido e soprattutto con calzature idonee. Nel caso in cui l’atleta presentasse un ginocchio varo si può valutare la possibilità di utilizzare un plantare adeguato.