Raggiungimento degli obiettivi e visualizzazione dei traguardi nello Sport e nella vita. Il Triathlon e gli Sport di endurance come modello.
Questo è il titolo della relazione che ieri sera – mercoledi 12 febbraio – ho tenuto, grazie all’invito e all’ ospitalità del ROTARY CLUB PAVIA MINERVA – Distretto 2050.
Quando il Presidente in carica Marco Sella, mi ha contattato e mi ha prospetatto la possibilità di portare la mia esperienza di ex atleta di vertice, di Triathelta e di Coach, non solo ho accettato senza il minimo indugio, e davvero molto compiaciuto, ma mi sono sentito motivato nel preparare un intevento che potesse evidenziare al meglio, le componenti trasversali/motivazionali che lo Sport offre.
Gli amici amici Rotariani mi hanno riservato un’accoglienza davvero cordiale e gradevole, e l’interesse che hanno mostrato nei confronti dei contenuti da me espressi, mi ha davvero gratificato.
Nel mio intervento ho inevitabilmente parlato nella parte introduttiva , della mia carriera sportiva, portando l’attenzione sulle difficoltà che ho incontrato e su come ho imparato a superarle. Se ho ottenuto risultati di grande prestigio, per certi versi direi pure inimmaginabili, è anche grazie al fatto che sono costantemente stato capace di pormi grandi obiettivi, di visualizzarli, e di lavorare duramente e con un atteggiamento positivo per provare a realizzarli.
La mia carriera sportiva, parallelamente ad una formazione che non ho mai trascurato, ha contributo si a farmi sentire uno sportivo completo, ma anche una persona realizzata; la formazione specifica e la crescita personale che ho ottenuto grazie allo Sport, mi hanno fatto capire la trasversalità di concetti quali, tensione all’obiettivo, gestione dello stress e della crisi, capacità di mettersi in gioco con rapidità e attitudine e prendere decisione. Lo sviluppo personale che lo sport di alto livello può produrre, facilita lo sviluppo dell’auto motivazione, accelera lo sviluppo personale stesso, ed aiuta a tradurlo in azioni concrete.
Quindi “focus” su obiettivi, visualizzazione degli stessi, lavoro, metodo e strategia, tutto “accompaganto” da una buona dose di “autoefficacia“.
Al termine della mia relazione, il dibattito che si è generato è stato davvero stimolante e molto gratificante! Mi sono state rivolte domande sulla mia carriera sportiva, sul canottaggio e sui miei successi, sulle mie esperienze come Triathelta e su quelle in veste di Coach, sulla gestione delle emozioni e dello stress, e tanto altro.
Ringrazio davvero di cuore il Rotary per l’ invito, per l’accoglienza che mi ha riservato, per l’attenzione e per l’entusiasmo che i soci hanno mostrato nel seguire il mio intervento, e per aver contribuito a rendere interessante la serata con tutte le domande che mi sono state rivolte nella fase di conclusiva.
Chiudo questo mio contributo con un pensiero che mi arriva graditissimo dall’amico Pietro Pontremoli: “Anni fa, interessandomi di filosofia dello sport, lessi un libro di Giovanni Boniolo, professore all’univeristà di MIlano, dal titolo ‘le Regole e il Sudore’ ( Raffaello Cortina Editore ). La relazione tenuta da Andrea, amico stimato, mi ha fatto venire in mente questo libro e molte altre cose fra cui Socrate. Giocando un pò coi pensieri avrei tiolato la relazione di Andrea così: ‘Socrate e il Triathlon. So di non sapere se vincerò ma mi alleno!’ La passione e la lealtà trasmesse ieri dal ‘nostro’ campione sono state fonte di grande interesse. Socrate diceva che ‘una vita non sottoposta ad esame non vale la pena di essere vissuta.’ Credo che questa massima socratica possa adattarsi anche al triathlon come continua ricerca di sé. Grazie Andrea.”
Che dire con grande emozione per queste bellisime parole…
un grande abbraccio,
Andrea